Sviluppo siti web: il famigerato Fattore Fenomeno

Ricordo ancora un libro piccolino ma estremamente interessante scritto da David Siegel intitolato "Futurizza la tua impresa". Allora erano altre circostanze perchè si viveva una fase di transizione tra l’euforia del primo boom della rete ed i primi scottanti fallimenti (sto parlando del 2000/2001), e quel libro conteneva pochi ma semplici concetti che illustravano i punti essenziali per affrontare un progetto web.

Quello che ricordo maggiormente era il tono scherzoso che l’autore usava in alcuni passi, specialmente nei brani in cui illustrava al lettore quali erano i pericoli principali da rifuggere quando si prendeva in gestione un progetto web per una azienda cliente.

Mai più un libro descrisse così bene lo svolgimento dei miei anni a venire, e li descrisse con una precisione ed una accuratezza tali da indurmi il sospetto che ci sia una sorta di formula matematica determinante le dinamiche di causa/effetto di chi fa il mio mestiere.

In particolare, il libro descriveva non tanto situazioni di tipo tecnico che un progettista web deve affrontare nel suo lavoro, quanto quel turbinio di relazioni umane e correlazioni personali che di fatto erano è nodo da sciogliere in fase di implementazione di un progetto web per un cliente.

Parlare di lavoro informatico, di sviluppo di sistemi informativi o di prodotto IT in genere non ha senso se non si correlano con i rapporti umani che vanno gestiti per portare a termine il progetto. Chiunque faccia il mio lavoro sa bene che di fatto il cuore di un progetto non è il codice sorgente né il mantenimento, ma è quell’idea di base e di concetto frutto solo di fantasia ed intuizione che attraverso gli strumenti informatici viene tradotta in materia visibile, sottoforma di prodotto finito. Ma in questo percorso ideale c’è la croce, la chimera di ogni buon progettista; Il Fenomeno.

Photo Credit: David Schauer

Descrivere cosa sia Il Fenomeno non è semplice, poichè non esistono tempi e modalità precisi nei quali Il Fenomeno può apparire. Non sono neanche certe le spoglie sotto le quali si può svelare, perchè Il Fenomeno può apparire praticamente nei panni di chiunque; uomo, donna, responsabile tecnico del cliente, figlio o conoscente del committente, ma inesorabilmente, prima o poi, appare. E’ inevitabile.

Condizioni necessarie e sufficienti per essere definiti "fenomeni" sono;

  • Essere "bravi-col-compiuter" (non è un errore)
  • Poter comunicare con il commitente

Ma andiamo per gradi, e analizziamo i presupposti e i decorsi necessari per la sua apparizione.

Un campo aperto

Internet, o meglio l’informatica, sono campi molto inflazionati in quanto esiste una sorta di desiderio maniacali di essere protagonisti (non si sa bene perchè) senza poi avere le necessarie competenze.

In questo campo esistono specializzazioni molto vaste e aree di settore che sono impossibil da far comprendere a chi non è del settore stesso. Ma per qualche sorta di motivo misterioso praticamente chiunque sia "bravo con il computer" si getta a capofitto in competizione.

Le mie perplessità nascono dal fatto che la stessa cosa non avviene in altri settori. Non ho mai visto per esempio, persone brave a costruire castelli di sabbia far concorrenza alle aziende edilizie, oppure non ho mai visto ragioneri competere con i certificatori di bilancio. Ma in informatica, ormai si sa, è guerra selvaggia.

Ad onor del vero tengo a precisare che questo mi va bene, nel senso che sono gli stessi meccanismi naturali del mercato a determinare il mercato stesso, e preferisco di gran lunga questa libertà ad una condizione elitaria in cui a priori si stabilisce chi è professionista e chi non lo è, semplicemente perchè allo stato dei fatti gli organismi che già operano questo tipo di controllo non mi risulta brillino di professionalità, anzi (con i dovuti distinguo ovviamente).

La tentazione del committente

Quando riceviamo una commessa o l’incarico di sviluppare un progetto, è chiaro che il committente ci paga perchè noi siamo in grado di operare con competenze che lui o la sua azienda non hanno, oppure hanno deciso di dare il progetto in outsourcing delegando pertanto competenze e responsabilità

All’inzio ci facciamo carico di una responsabilità che ci viene data di buon grado da colui/colei che ci commissiona il lavoro. Ma attezione; questa sorta di "indispensabilità" che all’inizio viene considerata un sollievo per il committente…piano piano con il concretizzarsi del progetto e delle prime entrate, diventa nel committente un desiderio di autonomia.

Con il progetto in piedi, visibile e funzionante il fatto di essere indispensabili si trasforma nel cliente in una irrequietudine derivante da una errata sensazione di eccesso di dipendenza dall’autore del progetto. I tempi sono maturi per l’apparizione del Fenomeno!.

Arriva il Fenomeno

Improvvisamente, proprio nel momento in cui il progetto inizia a girare, carpite dal cliente una certa insofferenza verso le vostre soluzioni o verso i vostri punti di vista sul progetto. I tempi nelle comunicazioni si allungano e le risposte divengono più evasive e insofferenti. Questo è il sintomo che il Fenomen è arrivato.

Anche se ancora non lo avete conosciuto o visto, sappiate che è già al lavoro e, ignaro dell’analisi dei flussi, delle logiche di progettazione e delle semplici problematiche che hanno determinato alcune soluzioni anzichè altre, è lì a illuminare il committente tentando di analizzare il progetto probabilmente con punti di vista differenti.

Negli ultimi 10 anni di lavoro il fenomeno mi è apparso più volte e in genere sotto queste spoglie;

  1. Un responsabile informatico dell’azienda
  2. Un parente/amico del committente bravo col computer
  3. Un concorrente a cui siete stati preferiti voi

Il committente vacilla

Di fatto il problema non sta nell’avere da parte del committente un punto di vista diverso, poichè ritengo che questo sia una condizione salutare per un buon livello di collaborazione committente/prestatore d’opera, ma consiste nel fatto che il committente non ha le conoscenze necessarie per dare una valutazione di correttenza alle opinioni del fenomeno. Queste opinioni diverse, quindi, accomunate con una certa irrequietudine dovuta al fatto che oramai siete indispensabili, determinano il momento più critico di tutto il progetto. Il Fattore Fenomeno.

Sono molti i punti che possono diventare critici in seguito all’opera del Fenomeno, ma per esperienza uno su tutti è il punto più debole che si presta a divenire il punto di rottura: il budget di mantenimento.

Come risolvere la situazione

Non esiste una formula certa in quanto esistono differenti tipologie di clienti e diverse tipologie di fenomeni, ma cerchiamo di dare un breviario semiserio;

  1. Se avete capito che il committente da credito al fenomeno perchè lo ha convinto che si possa risparmiare il budget di mantenimeno
    • Cari miei, questa è la situazione peggiore; VI HANNO SCOPERTI. Qualsiasi cosa diciate o facciate, verrà interpretata solo come scusa per "fare soldi". SCAPPATE! Consegnate il sorgente e fuggite ..non fatevi più trovare. Ma lasciate il CD nelle mani del fenomeno e non fatevi più vedere, perchè altrimenti dovrete istruire il fenomeno in cose che probabilmente non è in grado di capire!

  2. Se avete capito che il fenomeno è un parente del committente..
    • Anche qui sono dolori… fondamentalmente perchè si innesca il meccanismo del "teniamo tutto in famiglia". Sacrosanto, per carità, infatti dite che avete aperto una panetteria con vostra sorella e avete cambiato lavoro

Cosa comunicare al cliente, sempre, assolutamente e chiaramente all’inizio di ogni progetto

L’esperienza aiuta ed è proprio grazie a questa che ritengo di aver individuato alcuni punti salienti che il cliente deve digerire prima ancora che iniziate a scrivere una sola riga di codice al fine di togliere terreno da sotto i piedi del fenomento, che prima o poi arriverà;

  1. Il rischio non consiste nel fatto che il progetto web non funzioni, ma esattamente il contrario. Se il progetto web funzionerà, saranno dolori.
  2. La spesa per lo sviluppo inziale (il cosidetto start-up) è nulla in confronto al budget di mantenimento per un progetto funzionante. I clienti in genere (almeno quelli meno esperti, o quelli furbetti) si aspettano di spendere inizialmente per qualcosa che poi porterà automaticamente soldi vita natural durante. Toglieteglielo dalla testa, assolutamente (vedi punto 1).
  3. Fate capire che la riuscita completa di un progetto web è tale quando l’autore del progetto non è più indispensabile. Questo però comporta una spesa notevole di formazione. Se il cliente vorrà essere indipendente, è bene che consideri questo come una parte del progetto ben precisa chie richiede pianificazione, tempo e costi.

Se il committente non comprende questi tre semplici punti, è bene che non si inizi il lavoro, perchè inizio decisamente a pensare che per i piccoli professionisti nel campo dell’IT il successo non è determinato dai lavori che si prendono, ma da quelli che si lasciano!

In poche parole l’obiettivo di un professionista in gamba in questo settore non dovrebbe essere la gratificazione di un cliente, ma lavorare per sè tramite progetti proprietari.

Alla prossima con un altro fattore importante quanto pericoloso: il Fattore Babbo Natale.