No! Google Non Sarebbe Mai Potuto Nascere in Italia
E’ la risposta allo stimolante post Google poteva nascere in Italia? di Giorgio Soffiato postato su marketingarena.it. Giorgio ha focalizzato a mio avviso due aspetti fondamentali del panorama imprenditoriale italiano;
- Nessuno in italia avrebbe il coraggio di finanziare una idea in embrione, seppur vincente
- Se ciò accadesse, i finanziatori si accaparrerebbero il 50% del progetto facendo venir meno la linfa vitale dello stesso (entusiasmo, energia ecc.)
Photo Credit: Wayne Roddy
Ed a questo aggiungo che Google non sarebbe mai potuto nascere in Italia perchè;
- Affittare un garage costa quanto affittare un bilocale
- Per reperire i fondi necessari di start-up bisogna essere già ricchi e non si avrebbe la necessità dei finanziamenti
- Nessuno dei due fondatori ha l’aspetto di una cariatide, e in italia per avere autorevolezza ed essere presi sul serio bisogna perennemente sembrare in preda al Parkinson
- Alla vista di due strani individui sempre indaffarati in un garage con PC e Internet, i vicini avrebbero fatto a gara per denunciare loschi individui intenti in pratiche oscure e pedofile rinchiusi in un buio garage.
- Qualche magistrato avrebbe spezzato le gambe al progetto a seguito di una denuncia fatta da qualche grande compagnia per qualche strampalato motivo
- La depressione montante a seguito di queste condizioni avrebbe minato alla base la creatività e l’energia di Brinni e Pagina…
- … che sarebbero scappati in USA, dove avrebbero in ogni caso chiuso il progetto Gugol in America e avrebbero cambiato anche nome diventando Brin e Page
In realtà Google non sarebbe mai potuto nascere in Italia anche per un altro motivo ben preciso; la mancanza di una cultura imprenditoriale vera. Mi spiego meglio. Fare impresa in italia vuol dire:
- Trovare clienti per prodotti o servizi tramite una rete di referenze
- Sottopagare chi sviluppi tali prodotti e servizi, o meglio, fare in modo che la produzione costi molto molto meno della vendita
- Accumulare l’utile, o utilizzarlo per ampliare questo meccanismo
Questa è impresa? Mi spiace ma a mio avviso qui siamo rimasti al mesozoico. Trovo tutto questo deprimente, limitato e decisamente, assolutamente, incontrovertibilmente antico. Senza pensare che l’impresa si basa ancora sul diritto d’autore o d’ingegno, che viene spacciato dai politici come il motore dell’economia, ma che invece ne è il freno. E considerando anche che a volte ci si trova a combattere contro i nostri stessi clienti, legati a questo arcaico concetto di economia.
I progetti più recenti e di successo come Google, YouTube, Skype e molti molti altri non avevano assolutamente nulla a che vedere con questo meccanismo nato durante la rivoluzione industriale ed illustrato perfettamente da Marx con il concetto di plusvalore. Erano progetti ideati e sviluppati da singoli, che non dovevano essere venduti a nessuno: questa è stata l’idea vincente. Le idee vincenti non devono vendere, devono servire a qualcuno.
La storia di YouTube in particolare è illuminante da questo punto di vista. YouTube è esploso perchè non è stata usata neanche la pubblicità. Ed ha generato un reddito spaventoso.
In Italia siamo pronti per questo approccio nuovo al lavoro e all’impresa? Esisterebbe qualcuno con il coraggio di finanziare una idea che non rientri nel basilare concetto io do questo a te e tu dai soldi a me? No, siamo assolutamente indietro e basta accendere la TV per renderci conto che dobbiamo evolvere. I personaggi principali delle fiction sono:
- Il dottore
- Il carabinere
- Il prete
e non a caso sono le figure più rappresentative della società nell’italia del dopoguerra.
Il cambiamento non spetta nè alla classe politica, finta e antica, tanto meno agli industriali molto puliti e profumati fuori, ma vecchi e marci dentro. Spetta a noi. La classe politica ed imprenditoriale è lo specchio del paese, è la nostra immagine riflessa. Sinchè saremo in fila alla posta reclamando per le attese solo mezz’ora dopo aver chiesto una raccomandazione per nostro figlio all’immancabile Generale o Monsignore amico di famiglia non cambierà mai nulla e vivremo nel paese che ci meritiamo.
Facciamoci venire nuove idee. Mettiamole in pratica, proviamoci, spezziamo questo modo arcaico di pensare all’economia.
Bisogna mangiare, vero, ma non rinunciamo alle idee e ritagliamoci sempre un pò di tempo per fare ciò che ci piace e su cui poter puntare in futuro, e se questo non coincide con il concetto classico di impresa poco importa. Potrebbe essere questo il punto vincente.
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