Blogging: Scrivere Più Post Al Giorno Aumenta Il Traffico?
No.
O meglio, non c’è tempo di mantenere un livello di qualità tale da causare un incremento di visitatori. Dall’inizio di febbraio 2009 ho voluto verificare personalmente se era possibile per un one-man-blog rompere il tetto di traffico fisiologico sul proprio sito pubblicando più di un post al giorno. Sono uscito letteralmente pazzo ed il numero di post giornalieri pubblicati in questo mese e mezzo variava da 2 a 5.
Photo Credit: solarseven
Ti riassumo gli svataggi ed i vantaggi che ho riscontrato.
Risvolti nei social networks
Si è più presenti e gli utenti sembrano partecipare più attivamente alle conversazioni che inneschi. Aumentano lievemente anche i followers, ma questo è normale perchè si fa più rumore.
Traffico e visite
Un aumento del 10%, che però arriva quasi interamente dai social network. I motori di ricerca sono apparentemente insensibili all’incremento della frequenza di pubblicazione come puoi vedere dal grafico seguente.
Lo zoccolo duro rimane costituito dai post più vecchi, che negli anni hano consolidato una trustness inattacabile.
Monetizzazione del traffico
Assolutamente irrilevante, anche se il test si è sovrapposto ad un momento di crisi epocale. Su questo punto quindi è meglio sorvolare.
Qualità dei post
Calata. E’ impossibile per un singolo blogger scrivere più di un post di qualità al giorno. Il problema non è tanto per la scrittura del post in se, quanto per il fatto che si toglie tempo alle operazioni di confezionamento e post-pubblicazione che sono una parte integrante della riuscita del post, in egual misura rispetto alla sua qualità.
Questa è forse la riflessione più importante;
dal punto di vista temporale in un giorno potrei scrivere anche tre buoni post ma non mi rimane più tempo per confezionarlo, per promuoverlo, per condividerlo nei social, per cercare spunti e nuove idee per gli articoli successivi.
In poche parole la pratica mi ha confermato quello che già supponevo; un singolo blogger può mantere alti livello di approfondimento e di qualità scrivendo massimo un post al giorno.
Conclusioni
Inizio ad avere la netta sensazione che Google in qualche modo colleghi il livello di trustness di un sito in base a determinate caratteristiche. Blog autorevoli per approfondimento difficilmente ricevono vantaggi da un aumento della frequenza di pubblicazione, e i cosiddetti siti di news aggregation (come Geekissimo) difficilmente potranno contare su una quantità di traffico diversa dai picchi generati dalle news recenti. Ovviamente è solo una idea.
Poichè Ikaro fa parte della prima tipologia quando ho iniziato a vomitare più di un post al giorno ho avuto la netta sensazione che Google mi stesse guardando pensando: "Mbè? Ma chi ti credi di essere, Geekissimo?"
Secondo me dovresti valutare anche l’incremento che ti porteranno in futuro i post pubblicati.
Mi spiego meglio: una volta mi è capitato che un post che parlava di un gioco in flash con meno di 100 parole, dopo qualche mese dalla pubblicazione ha cominciato a generare moltissime visite giornaliere.
Ci ho pensato, ma scrivere tanti post vuol dire non approfondire sufficientemente. E quindi alla lunga sarebbe difficile che venissero premiati dai motori.
Bah, forse tirare le conclusioni già ora è presto, ma interessante spunto.
Io penso che dipenda dal tipo di blog, ci sono alcuni (come maestroalberto) che fanno sempre più di un post al giorno e che hanno la loro fascia di traffico: chi viene dai motori di ricerca per sapere qualcosa, utenti molto poco smaliziati (almeno nel mondo dei blog).
Per chi ha un sito di approfondimento, meglio fare anche meno di un post al giorno, ma che sia di qualità.
PS: “hano”
secondo me conta molto anche “arrivare prima”
mi è capitato in passato di aver scritto post normali, piuttosto corti e poco approfonditi, riguardo servizi web che pensavo fossero di scarso interesse e invece nel tempo hanno prodotto keyword molto appetibili per i motori di ricerca
per esempio, in uno dei miei blog sono stato tra i primi a parlare di “maestro unico”, ancor prima di repubblica.it e… boom! per un periodo ho raddoppiato, forse triplicato le visite
dunque, accanto ai parametri “qualità” e “quantità” dovresti forseaggiungere la prontezza nel pubblicare news di prima mano
ciao, alberto
Ciao Alberto,
mi hai fatto venire in mente una cosa accaduta tempo fa. Appariva al primo posto nelle serp un mio articolo con la key “ricontiamo”. Dopo le elezioni vinte da Prodi e le contestazioni della destra Berlusconi scatenò il tormentone “ricontiamo” su tutti i media. Morale: 10.000 unici al giorno in più provenienti da google.
Ciao 🙂
Daniele
Hai ragione, anch’io tempo fa ho provato a pubblicare due post al giorno, ma non ho rilevato cambiamenti. Ho preferito allora tornare a scrivere un solo post al giorno, ma prestando attenzione al contenuto e ai dettagli.
Io ammiro gia chi riesce a scrivere un buon post a settimana 🙂
Sono d’accordo con Alberto, la tempestività nel Pubblicare una certa notizia/argomento ti puo dare un notevole aumento delle visite mi è capitato anche a me per diversi articoli.
Sono anche d’accordo che dipende dal tipo di Blog e dagli argomenti che tratta, il discorso andrebbe affrontato per tipologia di Blog, secondo me….
Luigi
Un post al giorno è più che sufficiente per andare bene, poi se riesci a fare 3 ottimi post al giorno andrai sicuramente molto meglio.
Gli argomenti non mancano mai ma bisogna scegliere la linea, geekissimo fa 10 post brevi, io uno o due lunghi e impegnativi.
Poi c’è la questione degli argomenti, se io metto tutti in un articolo i siti per fare fotomontaggi e altri scrivono 20 articoli sempre con lo stesso titolo, di sicuro, in termini di visite da Google vincerò io.
Quanto è utile, in termini di google sempre, fare un articolo su come si scarica da YouTube, ogni santo giorno???
Oppure scrivere “tra un anno esce Windows 7” poi “tra 11 mesi esce Windows 7” “nel 2009 usscià windows 7” e cosi via altre 40 volte.
In termini assoluti invece si tratta di scelte ugualmente efficaci che si propongono obiettivi diversi e un target di lettori diverso.
Chi fa approfondimenti, può fare “il settimanale” chi fa cronaca invece fa il “quotidiano” sicuramente utile e letto ma poco rilevante per google.
Bello spunto di riflessione Ikaro.
Io credo che i vantaggi o gli svantaggi di una tale pratica sia direttamente proporzionale al tipo di temi trattati. Mi spiego, un mastroalberto o un geekissimo possono permettersi di scrivere anche 5 o 6 post al giorno “poco impegnativi” (mi scuso anticipatamente ;-), perchè trattano temi non approfonditamente, ma segnalandoli e linkandoli.
Per chi invece tratta temi complessi o articolati che necessitano di un vaglio delle fonti e di una stesura articolata, i tempi richiesti sono ovviamente più lunghi per mantenere una certa qualità.
In fondo credo che un blog con una qualità molto elevata possa permettersi anche di scrivere un post a settimana senza perdere nessun lettore (esempio lampante: Leonardo).
Per quanto mi riguarda, per scrivere i miei migliori post, che ancora oggi mi portano migliaia di visite, ho impiegato giorni, se non settimane. Ho letto decine di articoli, ho vagliato le fonti, hi compiuto decine di operazioni di correzione, ma alla fine ne è valsa la pena.
Ciao!
Eheheh, bella l’ultima battuta 🙂
Per quanto mi riguarda, ho riscontrato addirittura degli aumenti di traffico in periodi nei quali non ho scritto alcun post, quindi a quanto pare la frequenza non è un parametro molto influente.
Concordo con Alberto, arrivare primi su un determinato argomento o chiave di ricerca comporta spesso essere ai primi posti delle serp.
Ciao!
Riccardo
Aumentare la frequenza dei post puo portare traffico maggiore solamente in relazione al numero maggiore / frequenza dei post indicizzati in un certo periodo, e non perchè Google ti considera di più. Anche 2 a settimana vanno benissimo per i motori di ricerca. Penso invece che possa essere valutato di non inserire i il tag description e di lasciare fare a google. Fatta quella scelta bisogna però avere lo stile e capacità di scrittura, anche postando in maniera naturale, di toccare nell’articolo diversi aspetti ed argomenti mediante l’inserimento di diverse parole che possono rivelarsi parole chiave. La difficoltà e proprio questa: non limitarsi in un articolo a toccare quell’unico argomento ma inserire quelche frase/riferimento ad altri argomenti che hanno parole chiavi migliori nella maniera più naturale. A volte e fortuna e casualità che un post possa portare tante visite inaspettate.
E importante scrivere articoli di qualita per aumentare il traffico. Oggi, le persone cercano qualita, non quantita.