5 Dilaganti Menzogne Su Vita, Carriera e Lavoro
C’è chi dice che bisogna lavorare sodo, rispettare i ruoli, saper aspettare ed ubbidire. In realtà molte regole sono appositamente concepite per tenere a bada il gregge.
Ecco cinque riflessioni consolidatesi grazie alla mia esperienza personale e lavorativa di questi ultimi quindici anni.
Menzogna n. 1: “Senza una laurea non hai chance”
Falso: la conoscenza e la cultura sono due cose ben differenti.
Ho appreso molto più conoscendo persone e culture diverse che sfogliando polverosi libri di testo. Se lo studio è lo strumento per aumentare la conoscenza allora bene, altrimenti meglio valutare altre strade. Purtroppo la formazione ha assunto il compito di omologare, neutralizzare ed appiattire le individualità per la salvaguardia del sistema.
Menzogna n. 2: “Il bene dell’azienda ed il tuo sono la stessa cosa”
Falso: La tua presenza in seno ad una azienda è giustificata da utili e serenità che questa ne può ricavare.
Venendo a mancare tale presupposto non ci metterebbero un secondo a mandarti a casa, a prescindere da quanto tu abbia fatto per l’azienda sino a quel momento mettendo a rischio la serenità della tua famiglia non dedicandogli il tempo dovuto.
Menzogna n. 3: “I clienti hanno sempre ragione”
Falso: il lavoro nobilita l’uomo se gli permette di crescere ed evolversi.
Con quanti clienti questo è possibile? Se un cliente non ha ragione cerca di farglielo capire. Se non lo capisce (o non lo vuole capire) ringrazia e passa oltre.
Menzogna n. 4: “Far carriera vuol dire scalare un sistema gerarchico”
Falso: più in alto sarai più stronzo sarà il tuo responsabile.
L’organizzazione del lavoro all’interno delle nostre imprese si basa sulla competizione, ma lo scopo principale della competizione è creare antagonismo tra le risorse impedendo coesione e collaborazione che ne renderebbe difficile il controllo da parte del management. Senza considerare poi che chi sta all’ultimo piano ha il peggiore dei capi; il direttore di banca.
Menzogna n. 5: “Tieni duro e sopporta, arriverà il tuo momento”
Falso: Sei solo tu a poter determinare quando arriverà il tuo momento.
Se qualcuno di dice questo vuole solo assopirti e metterti nelle condizioni di non rompere troppo i coglioni. La maggior parte delle persone muore aspettando.
Photo credit: James Steidl
Tutto drammaticamente vero e reale.
Grazie per avermelo ricordato.
Prego 🙂 Volevo chiedertelo da tempo: perchè hai chiamato il blog Salmo69?
Sui punti 2-3-4 totalmente d’accordo, il 5 dipende dalle specifiche situazioni secondo me…
Sul punto 1 totalmente in disaccordo, un laureato appena uscito non sa fare nulla, ma assicura di crescere in fretta nella stragrande maggioranza dei casi, molto + del diplomato… Poi possono esserci eccezioni, se uno è un pirla di natura come persona lo resta anche da laureato, ma in generale la laurea serve eccome, scommetto ikaro che non sei laureato 😀
Il concetto è che non necessariamente bisogna essere laureati per trovare soddisfazione in ciò che facciamo. Laurea e carriera molte volte vanno a braccetto. Se uno rivede il significato di “carriera” anche la laurea assume un valore differente.
Beh, se intendi questo allora sono d’accordo…
Pienamente d’accordo su 1 3 e 5, le altre un po’ meno. 🙂
Pensa che quella in cui credo più fermamente è la 2 🙂
Grande Daniele! Pienamente d’accordo su tutti i punti, lavorando in una multinazionale ne vedo di tutti i colori ma non ho mai visto questi punti smentiti…
Imbarazzante!
Ma tutto purtroppo vero …
pienamente d’accordo su tutti i punti almeno al 98% – non poco quindi ! –
anche sul punto 1 purche’ non diventi un diminuire il valore
di una laurea.
Grande saggezza e una onesta’ assai diretta !
ciao e grazie
Grande articolo:))
Tanta verità in questo post… grazie!
Sono completamente d’accordo con te. Articolo molto utile.