Convinzioni Limitanti: Perché Faresti Bene A Dubitare Di Te Stesso
Se c’è una cosa che ho imparato nel mondo del lavoro è che molto del fascino e dell’autorevolezza che riscontriamo negli altri in realtà è negli occhi di chi guarda, non nella persona che abbiamo davanti. Molti dei nostri complessi pertanto non derivano dalla superiorità altrui ma da limiti che ci imponiamo quasi inconapevolmente.
E’ mia opionione che nessuno dovrebbe mai lavorare per qualcun altro (spero che in un futuro, anche se lontano, ci si arrivi) e che tutti debbano lavorare per sè stessi, collaborando con gli altri per il raggiungimento di obiettivi comuni. Per far questo però dobbiamo dimostrarci all’altezza di capire quali siano le nostre migliori potenzialità, e come esprimerle, altrimenti tutto il bel giochino non funzionerebbe.
Pubblico con molto piacere questo interessante guest post di Andrea Giuliodori, autore di EfficaceMente.com, che ci aiuterà a capire se i nostri obiettivi siano troppo lontani o se stiamo andando col freno a mano tirato senza rendercene conto.
Andrea è un appassionato di Crescita Personale, vive e lavora a Milano e fà il consulente per una multinazionale della consulenza di direzione. Ecco il suo post:
Foto di Panchóv
“Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.” Friedrich Nietzsche
Quasi nulla di quello che sai, su te stesso, potrebbe essere vero. Dopo aver letto l’articolo di Daniele sulla persuasione e il controllo, ho iniziato a pensare che le tecniche utilizzate da giornali, radio e TV, per convincerci di idee false, in fondo non sono così differenti da quelle che utilizziamo su noi stessi e che ci allontanano dai nostri traguardi.
La mia curiosità e la mia passione per la crescita personale mi hanno fatto sempre pensare che il modo in cui vediamo o immaginiamo la realtà sia spesso diverso dal modo in cui la realtà funziona veramente. Come spiegato da Daniele nel suo articolo, molte delle opinioni e delle convinzioni, che riguardano i fatti della quotidianità, nascono da premesse errate. Quando queste premesse errate riguardano il modo in cui ci vediamo, prendono il nome di convinzioni limitanti e possono renderci letteralmente… i peggiori nemici di noi stessi.
Se continui a ripeterti frasi come “Non sono in grado…”, “Non sono proprio portato per…” o “Non riuscirò mai a…”, forse ti interesserà capire:
- cosa sono le convinzioni limitanti,
- come puoi scovare le tue convinzioni limitanti ed infine…
- come puoi eliminarle.
Cosa sono le convinzioni limitanti
Smetti per un attimo di leggere e prova a descriverti con 10 aggettivi: questa lista corrisponde all’immagine che hai di te stesso. Questa immagine è fatta di convinzioni sul tuo modo di essere. Alcune di queste convinzioni sono reali, altre… sono solo blocchi di cemento, che non ti permettono di correre verso i tuoi traguardi. Le convinzioni limitanti sono quei blocchi di cemento.
Le convinzioni nascono grazie ad una tecnica molto utilizzata dal nostro cervello: la generalizzazione. Questa nostra capacità è alla base del progresso umano: le più importanti scoperte scientifiche derivano da generalizzazioni. Eppure… quando utilizziamo questa tecnica su noi stessi, tendiamo a generalizzare un po’ troppo, ed un semplice risultato negativo può definirci per tutta la vita.
Pensi di essere imbranato a parlare in pubblico? Essere organizzato non è il tuo forte? Sei convinto che per avere successo bisogna essere raccomandati? Quante di queste tue convinzioni sono reali e quante invece sono frutto di un’esperienza negativa?
Se hai capito cosa sono le convinzioni limitanti e quanto possono essere bastarde, è arrivato il momento di trovare i tuoi blocchi di cemento.
Come scovare le tue convinzioni limitanti
Esiste una semplice tecnica per individuare in modo immediato le tue convinzioni limitanti. Tutto quello di cui avrai bisogno è un po’ di attenzione, un foglio di carta ed una matita.
Nel corso della giornata parliamo continuamente: se non lo facciamo con gli altri, lo facciamo con noi stessi. Questo dialogo interiore è il concime in cui nascono e si radicano le nostre convinzioni limitanti. Prova ad ascoltare attivamente quello che pensi e quello che dici; ogni volta che pronuncerai o penserai una frase che inizia con:
- “Non ce la faccio…”
- “Non sono capace di…”
- “Non sarò mai un…”
- “Non fa per me…”
scrivila sul foglio di carta. A fine giornata rileggi quello che hai scritto: complimenti, hai appena letto la lista delle tue convinzioni limitanti.
Ma se vuoi migliorarti, la consapevolezza non è sufficiente: dovrai fare un passettino in più ed eliminare uno alla volta quei “Non…” che ti tengono piantato al pavimento.
Come eliminare le tue convinzioni limitanti
Cosa fai quando pensi che una notizia sia falsa o manipolata? Probabilmente, vai su Internet e cerchi altre fonti: insomma, metti alla prova quella notizia, giusto?
Se vuoi cambiare il tuo modello della realtà, dovrai metterlo alla prova: insomma, dovrai sperimentare.
Ora che conosci le tue convinzioni limitanti non devi fare altro che frantumarle, facendole scontrare contro la realtà:
- Scegli la convinzione che ti limita maggiormente. Magari avresti qualcosa di interessante da dire al prossimo Barcamp, ma ti senti troppo impacciato per parlare in pubblico?
- Decidi di testarne la veridicità per almeno un mese. Nell’esempio del Barcamp, forzati a parlare in pubblico ogni volta che ne hai occasione, accumulando esperienze che indeboliscano la tua convinzione limitante.
- Utilizza le nuove esperienze per formare il tuo nuovo modello della realtà. Solo dopo aver testato le tue reali capacità di oratore, decidi se te la senti di fare quella presentazione al prossimo Barcamp o… se preferisci utilizzare il lettore testi di Acrobat, rimanendo nascosto dietro le quinte!
Eliminare le tue convinzioni limitanti non sarà facile, anzi: sarà sgradevole e non ti sentirai a tuo agio, ma se riuscirai ad affrontare questi “test”, cambiare il modo in cui pensi la realtà, cambierà la tua realtà.
Mi trovi piuttosto d’accordo!
Sperimentare è il primo passo per ottenere un riscontro, al di là che questo sia poi positivo o meno. Certo comporta un’impostazione mentale che nei primi tempi può essere difficile da adottare, ma credo ne valga davvero la pena.
Sperimentare, e avere il coraggio a volte di rifiutare direi 🙂
I periodi più brutti della mia vita sono coincisi con i momenti in cui prendevo tutti i lavori che mi capitavano sotto tiro perchè ero in condizione di necessità. Pessimo errore.
Penso che ognuno di noi sia unico e celi una eccellenza dentro di se. Va scovata, anche se viviamo in un sistema che tende a livellarci per farci sentire dei meri meccanismi di produzione.
Interessantissimo questo post. Ho sperimentato di persona cosa vuol dire liberarsi di una convinzione limitante.