Perchè Sbagli Quando Pensi Che Non Esiste Il Problema Della Censura In Rete
Il commento acido di un lettore di Ikaro Brasil mi ha fatto capire che molti non ritengono una emergenza il problema della censura in rete poichè pensano onestamente che la rete abbia bisogno di una regolamentazione e che non ci sia nessuno scandalo nel dare la responsabilità ai blogger di quello che dicono.
Ecco tre concetti ricorrenti con i quali solitamente i tranquillisti confutano in assoluta buonafede l’allarme censura, con le mie osservazioni.
Photo Credit: Presmaster
Tutti devono assumersi la responsabilità di quello che dicono, non vedo perchè i blogger debbano essere diversi
Giustissimo. Infatti i blogger, come tutti gli altri cittadini, sono già soggetti alle leggi sulla tutela della dignità di persone/società/organizzazioni.
La legge sulla diffamazione già esiste e vale anche per i blogger. Per quale motivo ci si ostina a voler considerare differente la diffamazione di un blogger da quella di un altro citttadino?
La blogosfera ha bisogno di una regolamentazione per garantire la libertà di espressione in rete
La libertà di espressione in rete esiste già adesso, così come esistono le leggi sulla diffamazione che tutelano coloro che vengono ingiustamente danneggiati dall’esercizio di questa libertà.
I tentativi di controllo sino ad ora introdotti non hanno avuto come scopo la tutela di un diritto infranto dall’esercizio della libertà di parola, al contrario hanno introdotto strumenti per l’impedimento di tale esercizio con il pretesto dell’indizio di dolo.
Esemplare in tal senso la figura ed il ruolo dell’intermediario introdotto dalla Direttiva Frattini;
- I provider sono responsabili dei comportamenti dei propri utenti in qualità di intermediari
- Le aziende possono rivalersi sugli intermediari in caso di comportamenti sospetti degli utenti
- Conseguenza: i provider chiudono i blog e tagliano linee di utenti preventivamente, ovvero per evitare problemi a monte a prescindere dal fatto se stiano commettendo effettivamente un reato o stiano avendo comportamente assolutamente leciti, ma che possono infastitidire qualcuno.
Anche io sono un blogger ma non contravvengo a nessuna legge, quindi la cosa non mi tange
- Prima di tutti vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano
- Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici
- Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista
- Un giorno vennero a prendere me, ma non c’era rimasto più nessuno a protestare
Bertold Brecht
pensavo che non avrei mai trovato nessuno che la pensasse così, apertamente e semplicemente.
Ho segnalato il tuo articolo sulla bacheca del gruppo facebook che sta tentando una mobilitazione per prevenire inconvenienti seri alla rete, dopo i vari ddl susseguitisi in questo ultimo mese.
Ti lascio un paio di link, laddove già nn li avessi 😀
http://www.facebook.com/group.php?gid=32540852267
e http://ammazzablog.wordpress.com
Grazie.
Riguardo il DDL Levi mi sembra che abbia lasciato cadere il punto riguardante i blogger http://tinyurl.com/69svq7 , ma ora c’è Cassinelli che sta lavorando ad una regolamentazione ma in maniera decisamente più chiara http://tinyurl.com/5hqm3u