Censura Preventiva E Libertà In Rete: L’Italia è Un Paese Libero?

In Italia diventa sempre più rischioso esercitare la libertà di parola e di opinione in rete a causa di leggi, leggine e provvedimenti che consentono la chiusura preventiva di un sito senza necessariamente dover provare un dolo o una colpa.

Gli episodi di censura ed intimidazione contro bloggers ed internauti in generale trovano ovviamente spazio nella blogosfera, ma in maniera sporadica ed occasionale. Mi rendo conto che molti bloggers non hanno una visione generale del problema ignorando i motivi per i quali… :

  • in qualsiasi istante il loro blog può essere chiuso dietro una precisa richiesta anche se non è stato comprovato alcun reato
  • se si dimostra che non c’è stato alcun dolo o alcun reato, nessuno è responsabile per il danno arrecatogli
  • il fatto di avere un blog comporta il reato penale di stampa clandestina
  • gestire un blog significa essere penalmente responsabili per tutti i contenuti (anche commenti altrui)
  • se arriva qualcuno che  lo  cita per danni chiedendo mezzo milione di euro, un giudice può fissare una udienza preliminare senza che nessuno si degni di avvisarlo

Minaccia
Photo credit: dolgikh

Lo so, lo so…. mi sembra di sentire qualcuno che urla stizzito… se non si commette alcun reato non si ha nulla da temere … oppure questi provvedimenti servono a tutelarci contro gli abusi  o ancora …non è vero che avere un blog comporta il reato di stampa clandestina…  bla, bla…  e bla!

A queste critiche ribatto dicendo che esistono due livelli di analisi, uno basato sulle parole ed un altro basato sui fatti. Per cui ho raccolto e messo in sequenza tutti i fatti rilevanti di cui mi sono occupato in questi anni, a partire dalla legge sull’editoria del 2001 proprio per tentare di creare una visione più completa della problematica basata appunto solo su ciò che è successo veramente;

  1. 7.03.2001 – La legge sull’editoria viene modificata
    • Il prodotto editoriale viene identificato nel testo ufficiale come destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico
    • Il 3° comma dell’art. 1 aggiunge che ai prodotti editoriali si applicano le disposizioni dell’art. 2 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, in base al quale ogni stampato deve indicare il luogo e l’anno della pubblicazione, nonché il nome e il domicilio dello stampatore e, se esiste, dell’editore
    • Come conseguenza ogni blog dovrebbe essere registrato come testata presso il tribunale e dovrebbe nominare un direttore responsabile. La mancata registrazione delle testate editoriali presso il tribunale comporta il reato penale di stampa clandestina.
    • A seguito di un pressing esercitato dalla blogosfera, capeggiata da Punto Informatico, Vannino  Chiti (autore della legge) chiarisce in una intervista su LaRepubblica.it che la registrazione al tribunale come prodotto editoriale spetta a …coloro che erano tenuti a farlo prima della nuova norma. Quindi la nuova legge non estende la platea in nessun modo. Esclude pertanto i blog ed i siti informativi n generale da tale incombenza
  2. 27.01.2006 – Vengono chiusi Coolstreaming e CalcioLibero e denunciati penalmente i gestori
    • Sky denuncia penalmente i gestori dei due siti per aver rubato il segnale delle partite dalla Cina ed averle ritrasmesse in italia via internet con un complesso meccanismo
    • L’accusa di rubare il segnale dalla Cina per ritrasmettere le partite in Italia via Internet era palesemente falsa. I due ragazzi di fatto sono stati vittima di un provvedimento penale per aver semplicemente linkato  a TV cinesi o coreane che avendo acquisito i diritti da Sky, avevano deciso di inviare il segnale in streaming via internet.
  3. 14.02.2006 – Il giudice dissequestra Coolstreaming e Calcio Libero
    • Il GIP afferma che i due ragazzi non hanno commesso alcun reato penale
    • Sky si oppone al dissequestro ma il ricorso viene respinto
  4.  17.02.2006 – Diventa legge in Italia la direttiva europea 2004/48 CE
    • La direttiva 2004/48 viene trafromata in legge col nome di Direttiva Frattini,  tramite un iter di urgenza a camere sciolte.
    • Grazie a questa legge, ognuno può richiedere la chiusura di urgenza di un sito per violazione di diritto d’autore
    • Nella direttiva originale, la chiusura può essere giustificata solo con prove circostanziali di avvenuto reato
    • In Italia la parola prova viene tradotta in indizio, rendendo possibile la chiusura di un sito senza doverne provare il dolo
    • La proprietà industriale non viene chiaramente distinta dalla proprietà intellettuale (una partita di calcio può essere considerata proprietà intellettuale ed essere inquadrata nell’ambito del diritto d’autore)
    • Nella direttiva originale il proprierario di un sito chiuso ingiustamente può rilvalersi per danni
    • Nel recepimento italiano no. Questa clausola scompare.
  5. 14.06.2006 – La Cassazione dichiara illegali i link che puntano a materiale protetto da diritto d’autore
    • Viene annullata l’ordinanza di dissequestro di coolstreaming e calcio libero perchè i due gestori vengono ritenuti colpevoli anche solo per aver linkato le partite trasmesse da TV cinesi che avevano acquisito i diritti da Sky. Linkare a materiale protetto da diritti d’autore diventa illegale.
  6. 26.05.2006 – Blogger viene condannato per diffamazione a mezzo blog
    • Il Tribunale di Aosta condanna un blogger, Generale Zhukov,  con la seguente motivazione: "Va subito detto che, essendosi provato ut supra che il M. era il soggetto che aveva la disponibilità della gestione del blog (noto con il nick di Generale Zhukov, ndr.), egli risponde ex art. 596 bis c.p., essendo la sua posizione identica ad un direttore responsabile"
    • I blog quindi costituiscono prodotto editoriale a tutti gli effetti a seguito della modifica sull’editoria del 7.03.2001, con tutti gli oneri che ne derivano e smentendo le affermazioni tranquillizzanti di Vannino Chiti che, in merito a quella modifica affermava; "Coloro che erano tenuti a farlo prima della nuova norma. Quindi la nuova legge non estende la platea in nessun modo"
  7. 12.10.2007 – Approvato  il DDL Levi-Prodi, i siti internet devono essere censiti e registrati. Se passasse…

    • ogni sito verrebbe equiparato ad una TV, ed in quanto tale comportare obbligo di registrazione presso il Registro degli Operatori di Comunicazione
    • dovrebbe produrre certificati e pagare bolli di varia natura
    • disporre di una vera e propria gerenza, con direttore responsabile penalmente
  8.  08.05.2008 – Carlo Ruta, blogger giornalista, viene condannato per stampa clandestina
    1. Il reato di stampa clandestina, di natura penale, consiste nella mancata registrazione presso il tribunale di una testata editoriale
    2. Il blog di Carlo Ruta quindi è stato considerato dal giudice prodotto editoriale a tutti gli effetti, smentendo ancora una volta le parole di Chiti
  9. 11.06.2008 – Querelato per 400.000 euro dal negozio presso il quale aveva acquistato mobili
    1. Sergio Sarnari pubblica un post in cui racconta i disservizi subiti da un mobilificio presso il quale aveva ordinato i mobili per la sua casa
    2. Il giorno 11 Giugno del 2008, a quasi un anno dalla pubblicazione del post, l’amministratore delmobilificio commenta il posto comunicandogli di averlo citato per danni (400.000 euro)
  10. DDL Butti,  Norme per la corretta utilizzazione della rete INTERNET a tutela dei minori.
    • Riporta: "vietato istituire siti nella rete INTERNET i cui contenuti siano finalizzati, direttamente o indirettamente: a) alla istigazione al consumo, alla produzione o allo spaccio di sostanze stupefacenti; b) alla istigazione alla violenza e alla consumazione di reati; c) alla divulgazione o alla pubblicizzazione di materiale pornografico o di notizie o di messaggi pubblicitari diretti all’adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori di anni diciotto."
    • Il concetto evidenziato in rosso si avvicina pericolosamente al reato d’opinione, lasciando al giudice spazio interpretativo esattamente come nel caso della legge sull’editoria

L’idea che mi sono fatto mi ricorda molto il modo in cui viene gestito il problema del razzismo del nostro paese; il problema della repressione della libertà di parola e di opinione esiste ed è grave, ma non si può dire.

Se vuoi riprendere ed alimentare la discussione puoi includere queste slides  in un tuo post;