Un Buon Motivo Per Cercare Una Alternativa a Google
I contatti provenienti dai motori di ricerca sono la prima fonte di visite per ogni sito internet. La maggior parte di questi contatti viene da un solo motore di ricerca: Google. L’importanza di Google ormai è tale da poter affermare: se non sei su Google non esisiti. O, meglio, se non sei ben piazzato su Google (prime due pagine) non esisti.
Andando controcorrente come al solito, affrontiamo l’argomento in maniera un po provocatoria, ed invece di affermare quanto sopra citato, affermiamo: se concentri troppe energie su Google rischi di scomparire.
Perchè affermiamo questo? Faccio un passo alla volta.
Cosa bisogna fare per avere un buon piazzamento su Google
Per avere un buon ritorno su google e sui motori pertanto è necessario:
- Conoscere lei caratteristiche determinanti per il posizionamento (link popularity, design CSS ecc)
- Avere capacità tecniche per ottimizzare il proprio sito in basi a tali caratteristiche
- Dedicare tempo e lavoro costante alla manutenzione del sito ed all’osservazione di eventuali cambiamenti nei criteri di ranking
Sino a qualche mese fa questi tre semplici punti erano condizione necessaria e sufficiente per orttimizzare a dovere un sito ed avere un buon ritorno.
Arriva la monetizzazione del traffico
Con l’avvento dei programmi di affiliazione che permettono di monetizzare il traffico internet l’importanza dei motori è diventata determinante e quella di Google preponderante, a maggior ragione quando Google stesso ha creato AdSense, un servizio di annunci contestuali per la monetizzazione del traffico.
La quantità di contatti portata da Google ed il buon livello di monetizzazione ha naturalmente creato dei cambiamenti nei modelli di business delle dot com grandi, medie e piccole. Quelle medio-piccole in particolare hanno colto "l’opportunità Google", ovvero fare business con l’informazione mutando il loro modello lavorativo e concentrandosi maggiormente sulla monetizzazione del traffico abbandonando del tutto o in parte i vecchi servizi perchè nel corso degli ultimi anni il modello:
Qualità dei contenuti -> Ottimizzazione -> Traffico -> Monetizzazione
si era rivelato affidabile.
Le sparizioni dai motori, la doccia fredda, il panico
A partire da Ottobre 2006 lo blogosfera ed internet in generale hanno iniziato a tremare: molti siti ben piazzati più o meno importanti hanno iniziato a scomparire da Google o ad essere releganti in fondo alle serp. Nel tam tam incessante dei vari forum in rete hanno iniziato a ipotizzarsi nuove regole a giustificazione delle sparizioni e riapparizioni miracolose. Ne cito alcune:
- Penalizzazioni per i siti con programmi di affiliazione
- Penalizzazioni per siti nuovi
- Penalizzazioni per contenuti erotici
- Confusione per contenuti duplicati
Nei forum si ipotizzano nuover regole al limite della schizofrenia:
- Non linkare a contenuti fuori tema
- Non essere linkati da contenuti fuori tema (impossibile da controllare)
- Non parlare male di google nei forum
- Non pensare male di Google
- Non pensare a siti bannati
A rendere ancora più complicata la questione ci si è messa anche la presenza di siti – spam o assolutamente non ottimizzati nelle prime posizioni di alcune ricerche, avvilendo cosi molti che avevano investito anni per acquisire la conoscenza necessaria
Ecco il buon motivo per iniziare a cercare una alternativa a Google
A mio avviso va guardato un pò più a monte. Qualsiasi siano le cause, pur avendo un sito con ottimi contenuti, ottimizzato a dovere e continuamente aggiornato, non si ha più una buona garanzia di rientro.
Si potrebbe sparire dai risultati senza apparente motivo, o almeno senza un motivo prevedibile e quindi gestibile come era sino a qualche tempo fa.
Si è rotto il meccanismo;
Qualità dei contenuti -> Ottimizzazione -> Traffico -> Monetizzazione
"L’opportunità Google" è divenuta un punto critico non controllabile.
Come uscirne fuori?
Non sono gli utenti, i navigatori, i bloggers che ne devono uscire fuori, ma Google. Qualsiasi cosa stia succedendo, qualsiasi modifica sia in atto a mio avviso Google deve ripristinare quella dinamica di causa-effetto che garantisce (con una nuona conoscenza ed una buona ottimizzazione) un adeguato ritorno dal suo motori.
In mancanza di tali garanzie sarebbe bene iniziare a sondare altre alternative di promozione e di forme di diffusione di contenuti, utilizzare un pò anche altri motori, sperando che Google torni quello che era.
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